REGOLAMENTO

REGOLAMENTO DEL ROTARY CLUB LUGO (Approvato il 9 luglio 2009)

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ARTICOLO I
DEFINIZIONI

  1. Consiglio: il Consiglio Direttivo del club.
  2. Consigliere: un membro del Consiglio Direttivo.
  3. Socio: un socio attivo del club.
  4. RI: il Rotary International.
  5. Anno: l’anno rotariano che inizia il 1° luglio.

ARTICOLO II
CONSIGLIO DIRETTIVO

L’organo amministrativo di questo club è costituito dal Consiglio Direttivo, costituito da 11 soci del club che svolgono i seguenti incarichi: Presidente, Presidente eletto – vice Presidente, segretario, tesoriere e prefetto. A discrezione del Consiglio Direttivo, possono far parte del Consiglio Direttivo anche 6 consiglieri, eletti in conformità con l’articolo 3, comma 1 di questo regolamento.

ARTICOLO III
ELEZIONE DEI CONSIGLIERI E DEI DIRIGENTI

  1. A una riunione ordinaria, un mese prima di quella prevista per l’elezione dei dirigenti, il Presidente della riunione invita i soci del club a designare i candidati a Presidente, segretario, tesoriere e consiglieri. Le candidature possono essere presentate dall’apposita commissione, dai soci del club presenti alla riunione o da entrambi, a seconda di quanto stabilito dal club. É costituita la “Commissione di nomina” ed è composta dagli ultimi tre presidenti. I nomi dei candidati sono scritti su una scheda in ordine alfabetico a fianco di ogni carica e sottoposti al voto della riunione annuale. I candidati a Presidente, segretario e tesoriere che abbiano raccolto la maggioranza dei voti sono dichiarati eletti alle rispettive cariche. I candidati al consiglio che abbiano raccolto la maggioranza dei voti sono dichiarati eletti consiglieri. Il candidato a Presidente così eletto entra a far parte del Consiglio Direttivo quale Presidente designato e vice Presidente per l’anno che inizia il 1º luglio immediatamente successivo alla sua elezione e assume l’incarico di Presidente il 1º luglio immediatamente successivo a tale anno.
  2. I dirigenti e i consiglieri così eletti formano il Consiglio Direttivo insieme al Presidente in carica. Entro il mese di gennaio successivo alla sua elezione il Consiglio Direttivo si riunisce. Il Presidente eletto nomina a prefetto un socio del club.
  3. Se vengono a mancare membri nel Consiglio Direttivo o in qualsiasi altro ufficio, i consiglieri residui provvedono alla sostituzione per cooptazione.
  4. Se vengono a mancare membri nel Consiglio Direttivo entrante o in qualsiasi altro ufficio designato, il consiglio entrante provvede alla sostituzione per cooptazione.

ARTICOLO IV
COMPITI DEI DIRIGENTI

  1. Presidente. Ha il compito di presiedere le riunioni del club e del Consiglio Direttivo e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
  2. Vice Presidente e Presidente eletto. Assume anche la carica di Vice Presidente, ha il compito di presiedere le riunioni del club e del Consiglio Direttivo in assenza del Presidente e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
  3. Segretario. Ha il compito di: tenere aggiornato l’albo dei soci; registrare le presenze alle riunioni; diramare le convocazioni alle riunioni del club, del Consiglio Direttivo e delle commissioni; redigere e conservare i verbali di tali riunioni; compilare i rapporti richiesti dal RI, inclusi i rapporti semestrali al 1º gennaio e al 1º luglio di ogni anno con le quote sociali intere e parziali (queste ultime per i Rotariani ammessi a semestre già iniziato); compilare i rapporti sui mutamenti dell’effettivo; fornire il rapporto mensile di assiduità, da trasmettere al governatore distrettuale entro i 15 giorni successivi
    all’ultima riunione del mese; riscuotere e trasmettere al RI l’importo relativo agli abbonamenti alla rivista ufficiale; e svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
  4. Tesoriere. Ha il compito di custodire i fondi, dando rendiconto al club ogni anno e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal consiglio e di svolgere le altre mansioni connesse al suo incarico. Al termine dell’incarico, il tesoriere deve consegnare al tesoriere entrante o al Presidente tutti i fondi, i libri contabili o qualsiasi altro bene del club.
  5. Prefetto. Svolge le mansioni normalmente connesse con questo incarico e altre eventualmente decise dal Presidente o dal Consiglio Direttivo.

ARTICOLO V
RIUNIONI

  1. Riunione annuale. Un’assemblea del club sarà tenuta entro il mese di luglio di ogni anno per l’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno rotariano passato, predisposto ai sensi dell’art. 12 del presente regolamento.
  2. Entro il mese di giugno il Presidente eletto terrà l’assemblea programmatica.
  3. La riunione annuale elettorale del club si tiene entro il 15 dicembre di ogni anno. In tale occasione sono eletti i dirigenti e i consiglieri per l’anno successivo.
  4. Entro il successivo mese di gennaio il Presidente terrà un’ulteriore assemblea nella quale verrà approvato il bilancio semestrale e verrà verificato l’andamento del Club.
  5. La riunione settimanale del club si tiene il giorno giovedì alle ore 20,30 ed alle ore 21 le riunioni al caminetto. In caso di cambiamenti o di cancellazione, i soci vanno informati in anticipo. Alla riunione ogni socio attivo, fatta eccezione dei soci onorari (o dispensati dal Consiglio Direttivo del club in conformità con quanto stabilito nello statuto tipo), viene considerato presente o assente nella misura in cui la sua presenza si estenda o no ad almeno il sessanta percento (60%) della durata della riunione, presso questo o qualsiasi altro club, o nella misura eventualmente stabilita da un altro criterio indicato all’articolo 9, commi 1 e 2 dello statuto tipo del club.
  6. Sia per la riunione annuale che per le riunioni ordinarie settimanali, il numero legale è rappresentato da un terzo dei soci.

  7. Le riunioni ordinarie del Consiglio Direttivo si svolgono il 4° giovedì di ogni mese. Riunioni straordinarie sono convocate con congruo preavviso dal Presidente ogni qualvolta lo ritenga necessario ovvero su richiesta di due (2) membri del consiglio. Alle riunioni del Consiglio Direttivo, su richiesta del Presidente, possono partecipare anche in forma permanente i presidenti delle Commissioni, se non già consiglieri, senza diritto di voto.

  8. Perché le riunioni del Consiglio Direttivo siano valide deve essere presente la maggioranza dei membri del Consiglio.

ARTICOLO VI
QUOTE SOCIALI

  1. Ogni socio del club, per potersi considerare tale, deve versare la quota di ammissione in due rate semestrali dal momento dell’ammissione ufficiale.
  2. La quota sociale annua è pagabile in 4 rate trimestrali il 1° luglio, il 1° ottobre, il 1° gennaio ed il 1° aprile. Una parte di tale quota va in favore dell’abbonamento annuale alla rivista ufficiale del RI.
  3. Le quote sono decise annualmente dal consiglio.

ARTICOLO VII
SISTEMA DI VOTAZIONE

Ciò che riguarda il club va discusso a voce e deciso a voto palese, ad eccezione dell’elezione dei dirigenti e dei consiglieri che deve avvenire mediante scrutinio segreto. Il consiglio può determinare che una specifica decisione sia presa a scrutinio segreto e non a voce.

ARTICOLO VIII
QUATTRO VIE D’AZIONE

Le quattro vie d’azione (azione interna, di pubblico interesse, professionale e internazionale) costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del club.

ARTICOLO IX
COMMISSIONI

Le commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi annuali e a lungo termine del club, in base alle quattro vie d’azione del Rotary. Il Presidente eletto, il Presidente e l’ultimo past Presidente del club collaborano per assicurarne la continuità amministrativa; per lo stesso motivo è auspicabile, ogniqualvolta sia possibile, che i componenti di una commissione restino in carica per tre anni. Il Presidente eletto è responsabile della nomina dei presidenti e dei membri delle commissioni quando vi siano posti vacanti, e deve riunirsi con le commissioni all’inizio del suo mandato per pianificare insieme le attività del club. Le commissioni ordinarie sono le seguenti:

  • Effettivo: incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per l’ammissione al club e la conservazione dell’effettivo.
  • Relazioni pubbliche del club: incaricata di mantenere i contatti con l’esterno e di promuovere i progetti e le attività del club.
  • Amministrazione del club: svolge attività collegate con il funzionamento del club.
  • Progetti: si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi, umanitari e di formazione a livello locale e internazionale.
  • Fondazione Rotary: sviluppa un piano d’azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal punto di vista finanziario che con la partecipazione attiva dei soci ai programmi umanitari.
  • Commissione per l’ammissione: esamina tutte le proposte di nuovi soci dal lato personale e caratteriale indagando a fondo sulle qualità e condizioni delle persone proposte, dal punto di vista morale, aziendale e professionale, nonché sulla posizione sociale e pubblica, e sulle condizioni di eleggibilità in generale, riferendo poi al consiglio le proprie conclusioni su ciascuna proposta.

Il club può istituire anche altre commissioni ritenute necessarie.

  1. Il Presidente è membro di diritto di tutte le commissioni e come tale, gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione.
  2. Ogni commissione svolge le mansioni previste dal regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal Presidente o dal Consiglio Direttivo. A meno che non siano investite di particolari poteri dal consiglio, le commissioni non possono prendere iniziative prima di aver presentato in merito una relazione al consiglio e di averne ricevuta l’approvazione.
  3. Il Presidente della commissione (preferibilmente un socio che abbia maturato esperienza come membro della commissione) è responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al consiglio le attività svolte.

ARTICOLO X
COMPITI DELLE COMMISSIONI

I compiti delle commissioni sono determinati e modificati dal Presidente in carica in base ai documenti rilevanti del RI. La commissione programmi deve fare in modo che i progetti per l’anno sociale si svolgano nella sfera dell’azione professionale, dell’azione d’interesse pubblico e dell’azione internazionale.
Ciascuna commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d’azione che deve essere stabilito all’inizio dell’anno. Deve essere compito principale del Presidente eletto proporre raccomandazioni per quanto riguarda le commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del club nonché i progetti da sottoporre al consiglio prima dell’inizio dell’anno, come sopra indicato.

ARTICOLO XI
DISPENSE

I soci che presentino al consiglio una domanda scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un permesso che li dispensi dall’obbligo di partecipare alle riunioni del club per un determinato periodo di tempo.

ARTICOLO XII
FINANZE

  1. Prima dell’inizio di ogni anno fiscale, il consiglio prepara un preventivo delle entrate e delle uscite per l’anno in questione che verrà è presentato ai soci nell’assemblea programmatica di giugno. Questo preventivo rappresenta il limite massimo di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione del consiglio. Il preventivo deve essere diviso in due parti: una riguardante l’amministrazione del club, e una riguardante i progetti di volontariato.
  2. Il tesoriere deve depositare tutti i fondi del club in una banca designata dal consiglio. I fondi devono essere divisi in due parti: amministrazione del club e progetti di volontariato.
  3. Tutte le fatture devono essere pagate dal tesoriere o da altri dirigenti autorizzati solo dietro approvazione di altri due dirigenti o consiglieri.
  4. Una volta l’anno, tutte le operazioni finanziarie del club devono essere sottoposte a un’accurata revisione contabile condotta da una persona qualificata.
  5. I dirigenti che siano incaricati o controllino i fondi del club devono prestare cauzione, qualora lo richieda il consiglio; le spese relative all’operazione sono a carico del club.
  6. L’anno finanziario del club comincia il 1º luglio e termina il 30 giugno. Il pagamento delle quote pro capite avverrà entro le date di cui all’Art. 6, mentre quello degli abbonamenti alla rivista ufficiale vanno effettuati entro il 1º luglio e il 1º gennaio di ogni anno, in base al numero dei soci del club alle date sopra indicate.

ARTICOLO XIII
PROCEDURE DI AMMISSIONE AL CLUB

    1. I “soci attivi” possono proporre l’ammissione di un “socio attivo”. La proposta deve essere sottoscritta da almeno 2 soci e deve essere trattata con la massima riservatezza, salvo quanto disposto in questa procedura. I “soci onorari” non possono proporre candidature per l’ammissione al club.
    2. La proposta di ammissione del candidato deve essere presentata al Segretario del club, che la sottopone al Consiglio Direttivo.
    3. Il Consiglio Direttivo si assicura che la proposta soddisfi tutti i requisiti contemplati nello Statuto del club.
    1. Il Consiglio Direttivo incarica la commissione per l’ammissione di riferire sull’eleggibilità del candidato dal punto di vista delle classifiche, della posizione professionale e delle caratteristiche personali.
    1. La Commissione riferisce, tramite il proprio Presidente, al consiglio entro il termine massimo di 30 giorni.
    1. Il Consiglio Direttivo può chiedere alla commissione un supplemento di indagini che deve essere esaurito entro 15 giorni.
    1. Il Consiglio Direttivo, esaminata la relazione della commissione, la approva o la respinge:
      • la decisione favorevole all’ammissione deve essere adottata con il voto favorevole di almeno 2/3 dei componenti;
      • la decisione, favorevole o contraria, deve essere comunicata tempestivamente ai soci proponenti tramite il segretario.

      Qualora il candidato fosse proposto da uno o più consiglieri questi ultimi non potranno partecipare alla votazione.

    1. In caso di decisione favorevole i soci proponenti informano il candidato circa le finalità del Rotary e le responsabilità e gli obblighi derivanti dall’appartenenza al Rotary. Il candidato qualora condivida e accetti tali finalità, responsabilità e obblighi, viene invitato a dare il consenso a che il suo nome venga reso noto ai soci del club.
    1. Il consiglio direttivo dispone la comunicazione ai soci in busta chiusa del nome del candidato, il suo sintetico curriculum e la classifica cui è destinato.
    1. Entro 7 giorni i soci devono far pervenire le eventuali obiezioni motivate in forma scritta e riservata al Presidente.
      1. Se non pervengono obiezioni, il candidato è ammesso senza altre formalità.
      2. Se pervengono due o più comunicazioni di dissenso, il Presidente le sottopone al Consiglio secondo le modalità previste al punto 7).
    2. La decisione definitiva del consiglio viene comunicata ai soci proponenti che la comunicheranno al candidato. In caso di ammissione e di accettazione da parte del candidato, ne viene data notizia a tutti i soci con il bollettino.
    1. L’eletto viene presentato ufficialmente al club nel corso di un regolare riunione dei soci.
    1. Quanto previsto ai precedenti punti 2/3/4/5/6/7 deve essere svolto con la massima discrezione e riservatezza.
  1. Per l’elezione di un socio onorario, il nominativo del candidato proposto è sottoposto al consiglio direttivo per iscritto, e l’elezione avviene nella stessa forma e con le stesse modalità prescritte per l’elezione di un socio attivo; tuttavia, la proposta può essere esaminata ad una riunione normale o speciale del consiglio, e questo – a sua discrezione – può dispensare da una o più delle fasi indicatte in questo articolo mettendo ai voti il candidato proposto. Se i voti negativi dei componenti del consiglio direttivo presenti alla riunione normale o speciale non sono superionri a due, il candidato è considerato eletto.

ARTICOLO XIV
RISOLUZIONI

I soci del club non possono prendere in considerazione nessuna risoluzione o mozione vincolante che non sia stata prima approvata dal consiglio. Tali risoluzioni o mozioni, se presentate ad una riunione del club, sono deferite al consiglio senza discussione.

ARTICOLO XV
ORDINE DEL GIORNO DELLE RIUNIONI

  • Apertura;
  • Presentazione degli ospiti;
  • Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane;
  • Eventuali relazioni delle commissioni;
  • Eventuali argomenti non esauriti;
  • Nuovi argomenti;
  • Relazione o presentazione in programma;
  • Chiusura.

ARTICOLO XVI
EMENDAMENTI

Questo regolamento può essere emendato nel corso di una qualsiasi riunione ordinaria alla quale sia presente il numero legale, con voto dei due terzi dei soci presenti, purché ogni socio abbia ricevuto comunicazione dell’emendamento proposto almeno dieci (10) giorni prima della riunione. Il regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in conflitto con lo statuto tipo del club e con lo statuto e il regolamento del RI.

 

e6723658d7 Regolamento (Luglio 2009)

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e6723658d7 Statuto (Luglio 2009)

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